W. Wordsworth, To H. C. Six Years Old

William Wordsworth, To H. C. Six Years Old
«Testo a fronte» 13 (ottobre 1995), p. 148-149 [pdf]

Lettura di Rhonda Federman
da: http://librivox.org/librivox-6th-anniversary-collection/

 

To H. C.
SIX YEARS OLD

 

O THOU! whose fancies from afar are brought;
Who of thy words dost make a mock apparel,
And fittest to unutterable thought
The breeze-like motion and the self-born carol;
Thou faery voyager! that dost float
In such clear water, that thy boat
May rather seem
To brood on air than on an earthly stream;
Suspended in a stream as clear as sky,
Where earth and heaven do make one imagery;
O blessed vision! happy child!
Thou art so exquisitely wild,
I think of thee with many fears
For what may be thy lot in future years.

I thought of times when Pain might be thy guest,
Lord of thy house and hospitality;
And Grief, uneasy lover! never rest
But when she sate within the touch of thee.
O too industrious folly!
O vain and causeless melancholy!
Nature will either end thee quite;
Or, lengthening out thy season of delight,
Preserve for thee, by individual right,
A young lamb’s heart among the full-grown flocks.
What hast thou to do with sorrow,
Or the injuries of to-morrow?
Thou art a dew-drop, which the morn brings forth,
Ill fitted to sustain unkindly shocks,
Or to be trailed along the soiling earth;
A gem that glitters while it lives,
And no forewarning gives;
But, at the touch of wrong, without a strife
Slips in a moment out of life.

 

1802.

 

 

A H.C.
DI SEI ANNI

Eccoti, con le tue fantasie che ti giungono da lontano,
a vestire di gioco le parole;
sai armonizzare un pensiero inesprimibile
col soffio lieve di un’emozione e col canto che da solo prende corpo;
tu viaggiatore di fiaba che fluttui
in quest’acqua così chiara, la tua barca
può ben far pensare che sia posata nell’aria
e non in un fiume qui sulla terra;
sospesa in una corrente tersa come l’aria
dove cielo e terra si fondono in un unico sguardo.
O visione beata! O bimbo felice!
Tu, così teneramente ribelle.
Penso a te e ho mille paure
per il tuo futuro negli anni a venire.

Già penso a quando il Dolore si presenterà da te,
tiranno di te che gli farai buon viso;
e l’Afflizione, inquieta amante! non si darà tregua
se non saziandosi vicino a te.
O assurdità dei nostri rovelli,
o malinconia, inane e smaniosa!
La Natura completerà la sua opera in te;
oppure, prolungando la tua stagione di delizie,
preserverà in te, come privilegio solo tuo
un cuore d’agnellino nel gregge dei grandi.
Che hai tu da spartire col dolore,
o con gli oltraggi del domani?
Sei una goccia di rugiada, che l’aurora porge alla luce,
non fatta per parare colpi crudeli
né per essere trascinata nella terra fangosa;
sei una gemma che riluce finché vive
e non teme il domani;
Ma, sfiorata appena dal male, docilmente
sfugge in un attimo via dalla vita.

 

La presente traduzione è un omaggio a Nicholas Green (il bambino californiano ucciso nel 1994 lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria) cui era stata dedicata la mostra su Pinocchio allestita dal nostro Consolato a San Francisco (novembre-dicembre 1994).
I versi finali sono riportati sulla stele del monumento a Bodega Bay (http://www.nicholasgreen.org/chapter23.html)


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William Wordsworth, To H. C. Six Years Old (traduzione)
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