Desiderio e amore: la livrea delle parole
Il desiderio mi mostra ciò di cui manco o un di più.
Sembra indicarmi una crescita, un’evoluzione, una via certa.
Il desiderio non s’accontenta. Mai sazio, si mangerebbe anche il tempo.
Sembra provenga da un calcolo, da una rotta, che punta dove c’è da mangiare.
T’illude di essere la strada per te: te la devi correggere ad ogni meta raggiunta.
T’inganna sulla libertà e ti ammala di febbri deliranti e cocenti.
Ti fa credere che il fare e l’agire siano diritto della tua volontà.
Cacciatore, vesti sempre di verde: quant’è tonto il selvatico!
Ormai ti conosci, far altro t’annoia. Ogni giorno nuovo carniere.
Ci sarebbe da finire ancor quello di ieri. Non sai porti freno.
Viene il giorno che più non ti piace lo spiedo, ma solo la caccia.
Ho appeso al chiodo il fucile, le reti, le trappole; smesso i vestiti.
Seduto fuor dalla soglia, sulla panca di pietra, guardo lontano.
Non ho nulla da fare, non c’è miglior posto, il necessario non manca.
Col levare del sole verranno dal bosco mille faccine contente:
un cinghialino che arruffa la terra cercando i suoi tuberi ghiotti,
un leprotto che ignaro saltella e poi trova una mezza carota,
due orsetti giocherelloni, un cerbiatto con la sua mamma...
e sempre uccelli e uccellini che volano intorno, di cui non so manco il nome.
Ogni giorno tutto è nuovo e curioso e pur calmo e tranquillo.
Vengon per fare due chiacchiere, per un po’ di compagnia.
Giocan con me, mi lasciano il pelo lisciare, mi guardano miti e contenti.
Non so se lo fanno per sé o per farmi piacere: qualcosa a metà.
Siamo liberi e non facciamo nulla per esserlo: semplicemente viviamo.
Amiamo vederci e starcene insieme: un poco più nuovi ogni giorno.
Non c’è bisogno di vestir di parole quel che viviamo: già lo sappiamo.
Cremignane, 29 dicembre 2012.
Desiderio e amore: la livrea delle parole by Vittorio Volpi
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On line dal 29 dicembre 2012
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