In gaudio veritas

In gaudio veritas

“I fatti mantengono la parola”: quant’è buffa ’sta frase!
V’è una certezza nei fatti della vita oltre ogni ragionevole dubbio.
Per quanto sbilenchi e posticci, crediamo di più ai nostri progetti.
Tutti gli animali son felici del solo fatto che vivono.
Solo per l’uomo la vita sembra un peso troppo grande, un incidente.
E s’arrabatta a riparare le infinite piccole falle che trova e che cerca,
perché gli rovinano l’astratta geometria delle forme perfette.

La strada delle piccole gioie è quella giusta, è quella vera;
ancor prima dei nostri controlli, confronti, conferme.
Sacrificio, impegno, dovere sono umane torture.
Resistere ci estenua, i risultati non assicurati, troppo dispendio.

Occhi spalancati sul bello, pori aperti a farsi rinfrescare dal vento.
Alleggeriti dalla zavorra del nostro continuo pensare
rinasciamo a respirare la luce dell’ultima stella e dopo del sole.
Chiudi il libro dei conti: senza pendenze e senza aspettative;
contento e un po’ brillo del soffio che ti senti passare nel corpo.
Non so qual è la mia strada, talmente ogn’istante è più nuova.
«La tua piccola Itaca non può deluderti» diceva Kavafis.
Non è l’arrivo che mi ripaga del viaggio, ma riprendere ogni giorno il cammino.

I fatti non fanno promesse, la natura non fa giuramenti.
Eppure tutto funziona, nonostante le nostre rettifiche.
Siam fatti per esser contenti... E chiamatela pure Valle di lacrime.
Non sfidare il mondo con un tiro alla fune.
Godi del vibrar delle corde toccate, dal cantino al bordone:
fa allegri ogni tanto anche un buon bicchier d’amarone.

 

Cremignane, 9 settembre 2012.

 

 

Parole La lontra


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