In gaudio veritas Parole
Vanno e vengono le parole in un turbine loro.
A raffiche nascono versi come uscissero dalla trinciaforaggi.
Ribollono fitte e schiumanti, si prendono un tratto per mano,
fan bei girotondi, ballan sirtaki, tanghi e ciaccone.
Una meraviglia vederle sfilare come uscite dal nulla.
Sono tutte eccitate per i fatti vissuti, galvanizzate dalle emozioni.
Rimbalzan fortissime sul muro di fondo con un secco rimbombo:
le afferri con un colpo di chístera (1) e le rilanci come giocando a pelota.
Si tace poi il fitto brusio, appena ne catturi talune al retino:
impaurite sciaman le altre lontane a frinire di nuovo fra i rami.
Sono ciprini rossi e dorati (2) nello stagnetto in giardino:
un gatto li osserva vicino al papiro lenti nuotar sotto le bianche ninfee.
Mi arrivan dal latrato di un cane, da un aereo che passa,
mi rinfrescano in volto, coccolose creature, son lucciole accese.
La telescrivente le ribatte incessante, la vecchia stampate le trafigge cogli aghi.
Al momento che vedi le cose – una bici che passa, una rossa maglietta –
non curi del nome che hanno: son la referenza immediata percepita d’un volo.
Solo dopo ricomponi in un quadro ordinato disegni e colori.
Una parola è rossa di sangue: la fiamma che arde in un cuore;
un’altra è bianca ed azzurra: cielo e mare, nuvole e spuma;
altre son verdi, di tante sfumature quante sono le foglie in un bosco:
e sono dorate, argentate, luminose, pulsanti, fosforescenti.
Hanno anche un loro gusto e sapore, sono aromi, profumi e bontà.
Dalla conocchia filiamo le storie, avvolgiamo i gomitoli dei nostri discorsi.
Cessata la grande tempesta dei fatti osservo curioso sulla spiaggia i relitti.
Cremignane, 7 settembre 2012.
(1) La racchetta di vimini ricurva usta nel gioco della pelota basca.
(2) I pesciolini rossi (Carassius auratus), della famiglia dei Ciprinidi; goldfish, Goldfisch in inglese e tedesco (letteralmente “pesce d’oro”).
Alba su l’alpe In gaudio veritas
Parole by Vittorio Volpi
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