Hodites vestito di aria
Sul greto dell’Inn escursionisti in partenza.
Dall’Italia sono giunti anche Hodites e Poros.
Un trekking lungo il fiume, boschi e campagne.
È una fresca mattinata d’agosto, un sole stupendo.
Fra i gitanti c’è euforia, buonumore, cordialità.
Si spogliano nudi, sono infatti di un club naturista.
Qualcuno già osa bagnarsi nelle gelide acque del fiume.
Hodites attonito sbarra tanto di occhi:
inusuale la vista; sente tremargli il respiro.
– Allora devo spogliarmi anch’io? – chiede col cuore in gola.
Poros sorride, compiacente: – Non sei obbligato.
– Mi piacerebbe, ma ho vergogna, – dice titubando.
– La voglia è tua, la vergogna no. Fa’ quel che è tuo!
Qui nessuno ha vergogna. Spogliati della vergogna.
Spogliarti i vestiti vedrai che ti aiuta. Sei quel che sei.
S’avvicinano omacci nudi e pelosi, sembran quasi degli orsi.
Hanno sorrisi gentili, incoraggianti, protettivi.
Hodites è calamitato da quegli sguardi buoni:
e via la camicia. Ooo! – e via la maglietta. Ooo!
Sorride Hodites, negli sguardi sente l’affetto di tutti.
Via i calzoncini. Ooo! Si guarda il petto e più giù:
il biancore che cancella una parte del corpo.
Infila i pollici nell’elastico: o! - o! - o! - o! incitano tutti.
Si toglie infine le bianche mutande e le mostra come fiero trofeo.
Applausi, baci e abbracci all’imberbe fior di ragazzo.
Zaini in spalla, si parte.
Hodites, vestito di aria, si ubriaca di vita e di libertà.
Cremignane, 29 agosto 2011
La candela Hodites rapito dal tempo
Hodites vestito di aria by Vittorio Volpi
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