Il corpo
Il corpo è sacro: porta il fuoco della vita.
Non possiamo usarlo : non è un utensile, una macchina,
un asinello che gira una noria senza mai fine.
La vita irraggia la propria luce, le bellezze, i piaceri:
il corpo li cattura, li trattiene un momento per sé
e poi li rilascia, trapassano il corpo di altri.
Ho un corpo che vive, che si nutre di vita, senza farla morire.
Il corpo mi ha insegnato ad amare, ad esser vita per altri:
che posso essere luce, bellezza, piacere anche per altri.
Il mio corpo è un olmo che cammina, l’aria che respiro,
la luce con cui guardo, la bellezza che dà pace, i piaceri che saziano.
È fiesta il mattino, di giorno e durante la notte.
Fa bei pensieri, fa belli i pensieri, mi fa bella la vita:
sana, gaia, innocente: una vita bambina, non teme il domani.
Ho alleggerito il mio zaino dei sassi che non digerivo,
mi son prosciugato di umori che marcivan da anni;
chi mi vede, mi vede attraverso, trasparente, pulito; mi vede al di là.
Il mio corpo mi radica nel momento che nell’adesso si ferma.
Senza la carne non si arriva allo spirito.
Il buio di dentro è come la luce di fuori.
Non ci serve vedere o capire: ne sa più di noi.
Filtra dal mondo il suo biancomangiare,
s’accende di un fuoco che lo mette in subbuglio.
Cerca in un corpo l’altra metà di una culla e forse di sé:
un corpo con dentro una luce, bello di fuori e di dentro:
ci piace la vita.
Cremignane- Iseo, 24 aprile 2012
Grazie ai quattro elementi Nella notte
Il corpo by Vittorio Volpi
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