Le leggi del corpo
Le leggi del corpo son sante e fortissime.
Nel suo segreto sa cos’è la vita – e vive, fa vivere.
Se fosse per noi, ci dimenticheremmo di respirare,
di far battere il cuore, d’aver fame, d’aver sete
e senz’altro anche d’amare.
Con tutta la “scienza”, arriviamo a cose già fatte.
Società e cultura posson solo dirigere cori e coreografie.
Non c’è buio o padre che tengano,
né muretti di sorta quando li si vuol scavalcare.
Rossi e sudati si arriva sull’alto cucuzzolo:
il sole è sempre lo stesso, ma il corpo si è aperto,
vi trapassan e luce e tepore, e un alito fresco che sale dal lago.
Sfida minacce d’inferno la palma che gusta il dolce dei datteri,
per quel poco di cura ripaga abbondante d’ambrosia divina.
Ma è gran meraviglia quando i corpi si scopron concordi,
quando s’infiamma la forgia dei cuori e bianca è la fiamma;
e i mantici soffiano l’aria con fitti rifiati:
i desideri diventano ciocchi d’un quotidiano natale.
I pensieri si spengono come faville per la gioia degli occhi.
La pelle in ardore si scalda alla pelle vicina.
Si aprono i petti a mischiarsi le entragne,
l’un l’altro si combaciano i cuori in comune pulsare.
Le bocche si parlano a baci: il dare e l’avere diventa un tutt’uno.
Il matto cavallo fa capriole nell’erba, briaco di vita,
una volta senza cavezza corre bizzarro lontan dagli stazzi.
Se non è questa la vita... Son leggi gioiose per durare per sempre.
Cremignane, 28 dicembre 2011
Le leggi del corpo by Vittorio Volpi
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