Reati d'immaginazione

Reati d’immaginazione

Progetti di felicità ti sparan lontano;
prendi lo slancio dal tuo stesso scontento,
l’adrenalina ti droga, il pericolo ti fa sentir vivo ed attivo,
l’azzardo ti sfida: signore dei dadi!

Denaro e potere, scaltrezza e cinismo.
Uno schiocco di dita, hai una donna ai tuoi piè:
la vanti, l’agghindi di ori e già pensi ad un’altra,
a quella riottosa, alla tigressa che ancor devi domare.
Ti scrivi novelas che vuoi diventin reali,
al diavolo la vita davvero reale se non offre altrettanto.
Il portafoglio bello rigonfio e il resto con la carta di credito.
Giovedì sera palestra e venerdì piscina.

Sui tavolini che si mangian la piazza sorseggio un caffè che pago per dieci.
Dove sono i fotografi? Stasera passo in tivù.
La sbarbina che ho rimorchiato è la più bella del reame,
e glielo dico, glielo ripeto... per crederci anch’io;
ma tanto, dopo, dovrò pensare a quell’altra, per salvarmi l’onore.
Non me lo dire! Gioco alle Barbie e io sono Ken.
Ho scambiato la mia sciarpa di seta per un toni bisunto:
mi han detto – parola di Vogue – van matte per chi ama il proprio lavoro,
piace l’odor di ferodi e di gomme... come sul calendario Pirelli.

Ogni giorno c’è da reinventarsi la vita: in questo sono un artista.
Strabilio grandi e piccini, volteggio sul trapezio con grazia,
ho i riflettori puntati, il pubblico è tutto un applauso.
Son sempre un po’ triste, però, quando torno in roulotte:
domani si smonta... mi sento come sempre in campeggio.
La vita è altrove di nuovo:
la mia è solo un cambiare di piazza, ma stessi rimangono i numeri.

 

Cremignane, 18 dicembre 2011

 

 

Innere Nacktheit L’ardenza


Creative Commons License

Reati d’immaginazione by Vittorio Volpi
is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

On line dal 18 dicembre 2011

Copyright © Vittorio Volpi - 2011